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In qualità di leader mondiale del settore della logistica, ti spiegheremo come DHL supporta le aziende ad affrontare queste sfide fornendo soluzioni su misura e condividendo le migliori pratiche.
In DHL, definiamo la diversificazione della Supply Chain come una strategia proattiva che prevede l'integrazione di una o più di queste quattro dimensioni nella rete di approvvigionamento:
Si tratta di creare flessibilità e riserve per ridurre i rischi e migliorare l’agilità e la resilienza in modo sostenibile. Questo approccio aiuta le aziende a rispondere rapidamente agli imprevisti, cambiamenti nelle richieste dei clienti e sviluppi di mercato.
Vi presentiamo alcuni esempi reali di come le aziende stiano diversificando le loro Supply Chain, ottenendo miglioramenti significativi nella gestione della propria catena di approvigionamento.
Il trend del multi-shoring è particolarmente evidente nella produzione di componenti per veicoli elettrici (EV). Ad esempio, il gruppo Volkswagen (VW), con PowerCo, ha integrato le attività lungo la Supply Chain delle batterie EV e sta costruendo una gigafactory strategicamente posizionate nei mercati chiave in Europa e Nord America. Questo aiuta l'azienda a ridurre i rischi, adattarsi rapidamente alle richieste del mercato, risparmiare sui costi e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Volvo sta investendo circa 1,2 miliardi di euro in un nuovo stabilimento EV nella Slovacchia orientale, il primo nuovo sito europeo di Volvo Cars in quasi 60 anni.
Il Gruppo LEGO ha annunciato piani per investire oltre 1 miliardo di dollari in una nuova fabbrica a zero emissioni nella Contea di Chesterfield in Virginia, la loro prima negli Stati Uniti e settima fabbrica a livello globale, con l’obiettivo di ridurre la distanza di trasporto dei prodotti e migliorare la reattività alle esigenze dei consumatori.
Nel dinamico contesto commerciale globale odierno, la strategia China Plus One, nota anche come Plus One o China +1, è diventata un approccio fondamentale per le imprese di tutto il mondo.
Molte aziende tecnologiche, ad esempio, stanno adottando questa strategia per diversificare la produzione fuori dalla Cina. HP sta spostando parte della produzione di laptop in Thailandia, Foxconn sta trasferendo assemblaggi in Vietnam e Apple sta aumentando la produzione in India e Vietnam, producendo ora il 14% degli iPhone in India. Anche Google sta ampliando la produzione dei dispositivi Pixel in India e Vietnam, oltre a quella in Cina.
L'aggiunta di fornitori ridondanti e di capacità produttive extra è una pratica comune per migliorare la resilienza della Supply Chain. Secondo un sondaggio di EY del 2022, il 62% delle aziende industriali ha modificato significativamente la propria base di fornitori negli ultimi 24 mesi e il 77% prevede di aumentarne il numero.
Un esempio nel settore della moda mostra come il multi-sourcing globale consente ad un'azienda di adattarsi rapidamente alle richieste dei clienti e di rispondere efficacemente a eventuali problemi nella catena di approvvigionamento.
Anche la diversificazione delle modalità di trasporto è una strategia chiave, permettendo una rapida ridistribuzione delle scorte tra i mercati. Un grande retailer, ad esempio, utilizza trasporti aerei per rispondere più velocemente alle esigenze dei consumatori rispetto al trasporto marittimo.
In conclusione, diversificare la catena di approvvigionamento è una strategia cruciale per rafforzare la resilienza, ottimizzare l’orientamento al cliente, aumentare la redditività, migliorare la sostenibilità e ottenere un vantaggio competitivo. L'esperienza recente dimostra che le aziende con le Supply Chain strategicamente ben diversificate sono meglio posizionate per affrontare le incertezze del mercato e sfruttare nuove opportunità.
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